La Juventus ringrazia l'Atalanta: è matematicamente in Champions!

Un weekend bestiale: il Bologna affossa quel che è rimasto del Napoli scudettato, la Juve rischia di schiantarsi con la già retrocessa Salernitana e l'Atalanta sorride, accendendo il cerino in faccia alla Roma che a questo punto rischia davvero di restare fuori da tutto. Una vittoria galvanizzante per i bergamaschi accolta con pacatezza amara e entusiasmo anche a Torino e Bologna, dove altrimenti lo scontro diretto di lunedì prossimo e l'ultima di campionato avrebbero allungato i tempi di attesa per un biglietto certo in Champions.
Il regalo è arrivato per entrambe, appaiate al terzo posto, dall'Atalanta che ha pensato ad opzionare per se stessa il quinto posto vacante e poi ad alimentare concretamente qualche sogno in più per queste ultime settimane, tra due finali e un recupero di campionato probabilmente spartiacque per aggiungere un'altra italiana in coppa.

Juve – La Juve non ha neppure più la forza di vincere e tutte le storture stagionali si sono riviste anche contro la Salernitana che non aveva più nulla da chiedere al campionato, ma alla propria coscienza sì, cercando quantomeno di «rendere difficile la vita ai bianconeri» - per stessa ammissione di Colantuono – e riuscendoci senza neppure troppi sforzi. Un altro pareggio, il quinto consecutivo, ma questa volta col doppio dei brividi per raggiungerlo e addirittura per non sprecarlo pochi istanti dopo. Il dramma si sarebbe compiuto in una domenica pazzesca, e deludente come tante altre del girone di ritorno. E a questo punto non ci sono più scuse spendibili e neppure spiegazioni accettabili. O forse una c'è, quella che è meglio saper attendere ancora qualche giorno per non compromettere anche mentalmente la finale di coppa Italia proprio con l'Atalanta più che mai favorita.

Allegri – L'auspicio di Allegri, ormai alle corde e conscio che il destino – e non solo – gli ha voltato le spalle, è quello di ritrovare compattezza e fiducia nella finale di mercoledì dove è abbastanza chiaro che “l'attesa” tornerà a farla da padrona e il pallino del gioco verrà di conseguenza lasciato in mano agli avversari cercando di evitare errori e ingenuità che hanno reso allenatore e giocatori indifendibili. In queste settimane ci siamo permessi un po' tutti, chi di pancia e chi con altro, di provare a fare riflessioni. Strambe o realistiche, questo progetto va rivisto e corretto dal manico. Tra le diverse scelte possibili, anche opposte, il problema non può più essere trascinato e nonostante il rumoreggiare di Conte e di altri nomi, Giuntoli si è convinto a puntare dritto sul nome meno divisivo come quello di Thiago Motta. Non c'è più tempo da perdere anche se per comunicare il cambio in panchina si dovrà aspettare l'esito della Coppa Italia, eventualmente le mosse post partita di Allegri o allungare il corto muso della decisione al post gara di Bologna, senza fare nomi ma “ringraziando” diplomaticamente Allegri per aver riportato la Juve – a fatica – in Coppa e magari immortalando a distanza il passaggio di consegne proprio tra i due allenatori interessati. Altri colpi ad effetto sono stati depennati. Aggiornamenti in tempo reale col nuovo palinsesto di @radiobianconera a partire dalla #RassegnaStramba dalle 9 alle 11 di Zuliani, alle #CosediCalcio dalle 12 alle 14 del sottoscritto. E non solo. Anzi, solo. e sempre per amore della nostra #Juve. Vi aspettiamo, come sempre, numerosi.