Allegri The End. Fermate Acerbi in campionato e in nazionale

Con la 29^ giornata, torna l'appuntamento con il "Due di Piccari", rubrica curata dal direttore di TMW Radio, Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori
Partiamo da De Rossi. Il tecnico della Roma contro il Sassuolo vince la settima partita su 9 e i punti conquistati sono 22 da quando ha preso la panchina dei giallorossi. Questa volta parlo meno del gioco perché la partita è stata spigolosa e complicata, ma voglio segnalare le parole del post. "Nel calcio non contano solo i numeri e gli ingaggi altrimenti il Bologna sarebbe in decima posizione. Bisogna crederci e sentirsi forti." Un messaggio motivazionale importante, tutto il contrario del precedente tecnico. La Roma con Mou non poteva lottare per la Champions, con De Rossi invece è in piena corsa. La strada di questo allenatore è ancora lunga, ma si può dire che ha iniziato molto bene mentalmente, tatticamente e comunicativamente. De Rossi sempre meglio.
Dalla Roma passiamo alla Lazio. Dopo una settimana del "tutti contro tutti" in seguito alle dimissioni di Sarri è tornato l'arcobaleno grazie alla vittoria ottenuta contro il Frosinone. La partita non è di quelle da ricordare e non voglio neanche soffermarmi sul campo che sinceramente ha detto poco, alla fine la qualità della Lazio ha fatto la differenza. Quello che voglio sottolineare è l'esultanza di Castellanos dopo il primo gol. Quella corsa verso la panchina con tutta la squadra culminata in un grande abbraccio ha espresso un sentimento, una reazione, un messaggio. Ci voglio leggere un qualcosa di positivo: ripartiamo tutti insieme. Dopo giorni difficili è arrivato un raggio di sole. Castellanos è stato bravo due volte: due gol e una carezza al cuore.
Chiudo con Theo Hernandez, il Milan batte il Verona e lui realizza un gol di qualità e forza. Quando lo vedo penso sempre di più che lui sia il terzino più forte al mondo. Devastante.

Due di Picche
La Juventus non sa più vincere. Contro il Genoa arriva uno 0-0 a dir poco deprimente. Solo due pali e niente più, una squadra senza idee con Vlahovic e Chiesa mai coinvolti. Nelle ultime 8 partite, 7 punti; meglio hanno fatto Verona, Empoli, Udinese con 9 punti, Cagliari 8. Tutte squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. Veramente male e pretendere una risposta è il minimo. Nel post partita ci ha pensato Allegri che invece di spiegare il pessimo momento si è infiammato con il giornalista Teotino, perché chiedeva spiegazioni per capire il momento. Max ha risposto che i giornalisti non devono capire ma fare domande. Sempre peggio, un atteggiamento arrogante e poco rispettoso; ma il tecnico ha ragione, bisogna fare solo domande anche perché il suo calcio semplice non si capisce e sinceramente non si capisce neanche Max. La crisi di nervi è chiara ed evidente, diciamola in modo più diretto: il ciclo è finito, anzi non è mai iniziato. Questi sono gli anni peggiori: The End.
In Inter-Napoli, nel giorno della lotta al razzismo, Juan Jesus ha dichiarato all'arbitro di aver ricevuto un insulto razzista da Acerbi. Il giocatore del Napoli, al termine della partita, ha parlato di cose di campo e di scuse da parte di Acerbi. Un comportamento, quello di Juan Jesus, da grande uomo, ma questa volta le scuse di Acerbi non bastano. In questi casi serve un messaggio chiaro e forte. Il giocatore, tra l'altro non nuovo a gesti forti, va fermato con una lunga squalifica in campionato, inoltre va aggiunto un intervento della FIGC. Il calciatore dovrebbe essere essere escluso dalla nazionale per i prossimi impegni. Gravina non può non intervenire. Quello che è successo non può passare con semplici scuse private da campo.

Jolly
Il Bologna contro l'Empoli pesca un gran jolly al 95esimo Fabbian realizza il gol partita superando un Caprile tentacolare. Una rete pesante che consolida il quarto del Bologna. Decisivo.